F.A.Q. | Risposte sull'argomento:

Anticipazioni

Si! Le somme percepite a titolo di anticipazione possono essere restituite a Fondoposte al fine di reintegrare la posizione maturata dall’aderente. L’articolo 11, comma 8, del decreto 252/2005 prevede che l’iscritto a previdenza complementare che abbia usufruito di anticipazioni, per qualsiasi causale, possa reintegrare le somme percepite attraverso il versamento di contributi reintegratori. Tali contributi possono essere versati in qualsiasi momento anche mediante versamenti annuali eccedenti il limite di 5.164,57 euro. Inoltre nel caso di anticipazioni erogate sulla base di documenti provvisori (es. compromesso o preventivi) nel caso in cui l’effettivo pagamento risulti inferiore all’anticipazione erogata, l’aderente dovrà restituire la somma eccedente erogata.

Il reintegro dei contributi deve essere comunicato al Fondo mediante la compilazione e l'invio del Modulo 8E "Reintegro Anticipazione".

E' una prestazione da richiedere al Fondo pensione che permette di avere una parte delle somme versate, mantenendo comunque attiva l’iscrizione al fondo. Potrai richiedere una parte della somma accumulata per spese sanitarie tue e dei tuoi familiari, per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa  tua o dei tuoi figli o per qualunque altra esigenza personale.

Si, l'aderente ha la possibilità di richiedere un anticipo per esigenze personali, senza dover dunque riprodurre alcun giustificativo di spesa. L'importo massimo ottenibile è il 30% della posizione accumulata. All’importo erogato è applicata una ritenuta a titolo d’imposta del 23% e l'accredito delle somme avviene entro 6 mesi dal giorno in cui il Fondo riceve la documentazione completa.

L'aderente che non risulti iscritto ad una qualsiasi forma di previdenza complementare da almeno 8 anni non può richiedere alcuna anticipazione al Fondo ad eccezione dell'anticipo per spese mediche gravi

Si intendono quelle spese mediche gravi da sostenere per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche, connesse a gravi motivi di salute, relative all'aderente, al coniuge e ai figli.