Riscatto Fondoposte: come funziona?

Riscatto Fondoposte: come funziona?
Riscatto Fondoposte: come funziona?

Il riscatto del fondo pensione è una prestazione che consente di ottenere, in tutto o in parte, il montante accumulato dall’aderente sotto forma di capitale, dunque in un’unica soluzione.

Un'opportunità offerta agli iscritti in presenza di diversi requisiti, con differenze anche sul fronte della tassazione del capitale, a seconda del motivo per cui il riscatto viene richiesto.

In questo articolo vedremo come funziona il riscatto di Fondoposte in caso di pensionamento, analizzando anche la percentuale che può essere richiesta sotto forma di capitale.

Illustreremo, poi, le diverse opportunità di riscatto riconosciute prima del pensionamento, con particolare attenzione al trattamento fiscale applicato a seconda delle diverse fattispecie.

Infine, indicheremo chi può richiedere il riscatto in caso di decesso dell’aderente prima che quest’ultimo abbia raggiunto i requisiti per la pensione pubblica.

Riscatto Fondoposte al momento del pensionamento

Una volta raggiunti i requisiti anagrafici e contributivi per la pensione pubblica, l’aderente a Fondoposte può decidere in che modo richiedere la prestazione pensionistica integrativa.

Nel dettaglio, le opzioni sono tre:

  • rendita vitalizia;
  • riscatto del 50% del montante accumulato sotto forma di capitale e del restante 50% con una rendita vitalizia;
  • riscatto del 100% del montante accumulato sotto forma di capitale.

Quest’ultima opzione, però, è consentita soltanto a condizione che l’importo della posizione individuale sia inferiore a quanto previsto dalla legge (si veda la tabella riportata sotto). La prestazione in forma di capitale al 100%, infatti, può essere percepita sotto forma di capitale solo se la rendita derivante dalla conversione di almeno il 70% del montante finale sia inferiore al 50% dell’assegno sociale, che nel 2023 è pari a 503,27 euro mensili (dunque l’importo di riferimento è pari a 251,63 euro).

riscatto fondoposte

Inoltre, il riscatto totale può essere richiesto se:

  • l’aderente è iscritto al fondo, o ad altra forma di previdenza complementare, da meno di 5 anni;
  • l’iscrizione a qualsiasi forma di previdenza complementare risale a prima del 28 aprile 1993.

Occorre, inoltre, sapere che se l’aderente ha in corso un contratto di finanziamento contro cessioni del quinto dello stipendio dovrà richiedere la liberatoria all'istituto di credito. In mancanza di questo documento, è possibile ottenere soltanto i 4/5 dell'importo totale e il restante 1/5 viene erogato a favore dell’istituto di credito.

Qual è la tassazione del riscatto dopo il pensionamento?

L’imposizione fiscale applicata al riscatto dopo il pensionamento dipende dal tempo di permanenza nel Fondo:

  • per una permanenza nel Fondo, o in altra forma di previdenza complementare, da meno di 5 anni, il riscatto è tassato al 23%;
  • superati i 5 anni, invece, le somme riscattate sono tassate al 15% con aliquota che si riduce di 0,3% per ogni anno successivo al quindicesimo anno di iscrizione alla previdenza complementare, fino a un massimo del 9%.

Per fare richiesta vai alla nostra Guida per riscattare la posizione individuale dopo il pensionamento

Riscatto Fondoposte prima del pensionamento

Gli aderenti hanno anche la possibilità di richiedere il riscatto prima del pensionamento, ma a determinate condizioni. Nel dettaglio, possono accedere alla liquidazione del 50% della posizione individuale maturata (riscatto parziale) in caso di:

  • inoccupazione per un periodo di tempo non inferiore a 12 mesi e non superiore a 48 mesi;
  • mobilità;
  • cassa integrazione guadagni ordinaria o straordinaria.

Il riscatto totale, invece, può essere richiesto dagli aderenti che si trovano nelle seguenti condizioni:

  • licenziamento, dimissioni o risoluzione consensuale del rapporto di lavoro con conseguente perdita dei requisiti di partecipazione al fondo;
  • passaggio a ruolo di dirigente, dal momento che Fondoposte è il fondo pensione negoziale dei lavoratori di Poste Italiane Spa e società collegate, a eccezione dei dirigenti;
  • inoccupazione per un periodo di tempo superiore a 48 mesi;
  • invalidità permanente sopravvenuta dopo l’adesione al Fondo, che comporti la riduzione della capacità di lavoro a meno di ⅓.

Nel caso in cui l’aderente abbia in corso un contratto di finanziamento contro cessione del quinto dello stipendio, Fondoposte è autorizzato a corrispondere l’importo netto della prestazione alla società finanziaria con la quale si è contratto il debito, per la sola parte di debito non ancora estinta.

Come viene tassato il riscatto prima del pensionamento?

L’imposizione fiscale che grava sul riscatto richiesto prima del pensionamento varia a seconda del requisito per il quale si richiede la prestazione:

  • nei casi di inoccupazione per un periodo di tempo superiore a 48 mesi e di invalidità permanente che comporti la riduzione della capacità di lavoro a meno di ⅓, è prevista la tassazione sostitutiva al 15% con riduzione di aliquota dello 0,3% per ogni anno di partecipazione eccedente il quindicesimo anno con un'aliquota minima del 9% (in sostanza, si tratta del medesimo trattamento fiscale riservato alla pensione integrativa);
  • in tutte le altre fattispecie, il riscatto prima del pensionamento è soggetto ad una tassazione del 23%.

Per la richiesta vai alla nostra Guida sul riscatto prima del pensionamento

L’aderente può mantenere la posizione individuale investita in Fondoposte?

Anche in presenza dei requisiti per ottenere il riscatto parziale o totale, l’aderente può liberamente scegliere di mantenere la propria posizione investita in Fondoposte.

Operata questa scelta, il montante accumulato resta investito nel comparto scelto. L'aderente avrà comunque la possibilità di modificare il profilo di investimento ed effettuare versamenti volontari aggiuntivi.

Il costo della quota associativa rimane regolarmente applicato fino al momento del riscatto.

Riscatto per decesso dell’aderente

Chiudiamo con il caso in cui l’aderente a Fondoposte muoia prima di aver raggiunto i requisiti per ottenere la pensione pubblica. Cosa succede alla posizione individuale accumulata fino all’infausto evento?

Il capitale non va perduto, ma viene riconosciuto agli aventi diritto, con il seguente ordine di priorità:

  • soggetti beneficiari designati dall’aderente e indicati al Fondo;
  • in assenza di beneficiari, le persone indicate nel testamento;
  • se manca anche il testamento, la posizione verrà liquidata agli eredi legittimi in parti uguali.

Ricordiamo che gli eredi legittimi sono coloro ai quali si sarebbe devoluta l’eredità in assenza di un testamento (designazione), quindi il coniuge, i figli e i parenti fino al sesto grado di parentela.

In assenza anche degli eredi legittimi, la posizione individuale viene assorbita da Fondoposte e distribuita a tutti gli altri aderenti.

E come viene tassato il riscatto per decesso dell’aderente? Anche in questo caso, è prevista la tassazione sostitutiva al 15% con riduzione di aliquota dello 0,3% per ogni anno di partecipazione eccedente il quindicesimo anno, con un'aliquota minima del 9%.

Per la richiesta vai alla nostra Guida per il riscatto della posizione dell’aderente deceduto

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