Quanto viene tassato il Fondoposte?

Quanto viene tassato il Fondoposte
Quanto viene tassato il Fondoposte

I fondi pensione negoziali come Fondoposte sono parte del secondo pilastro del sistema pensionistico italiano, la cosiddetta previdenza complementare collettiva, diventata un elemento fondamentale nel nostro Paese. Riforma dopo riforma, i cambiamenti apportati al sistema previdenziale - insieme ad altri fattori quali il calo delle nascite, l’invecchiamento della popolazione e le crisi economiche - hanno reso la previdenza integrativa una scelta sempre più importante per consentire ai lavoratori di progettare il proprio futuro pensionistico.

Per questo motivo il legislatore ha deciso di favorire l’adesione ai fondi pensione, riconoscendo ai lavoratori iscritti una serie di vantaggi fiscali nelle diverse fasi di permanenza al loro interno.

In questo articolo andremo quindi ad analizzare nel dettaglio come funziona la tassazione in Fondoposte in tre momenti differenti:

  • in fase di contribuzione, cioè sui versamenti al fondo;
  • in fase di gestione, dunque sui rendimenti ottenuti nel corso del tempo;
  • in fase di prestazione, quando il pensionato ottiene la sua pensione integrativa sotto forma di rendita e/o capitale.

Approfondiamo insieme.

Tassazione di Fondoposte in fase di contribuzione

Partiamo dalla prima agevolazione, quella che l’aderente può sperimentare fin dal primo anno di contribuzione: la deduzione fiscale.

I contributi versati a Fondoposte, infatti, sono deducibili dal reddito entro il limite annuo di 5.164,57 euro.

Questo significa che i versamenti effettuati nel corso dell’anno vanno a ridurre il reddito imponibile ai fini IRPEF, diminuendo di conseguenza l’imposta da versare.

Tali contributi possono essere versati a Fondoposte in due modi:

  • con la trattenuta in busta paga, da parte dell’azienda, di un importo minimo pari all’1% della retribuzione, percentuale che il lavoratore può anche scegliere di incrementare per contribuire in misura maggiore. Questa opzione consente di ottenere due vantaggi:
    • il versamento aggiuntivo a carico dell’azienda, pari al 2,3% della retribuzione;
    • lo sconto fiscale direttamente in busta paga, senza attendere il momento della dichiarazione dei redditi per ottenere il beneficio;
  • con ulteriori versamenti volontari aggiuntivi, anche una tantum, da effettuare a Fondoposte mediante bonifico bancario. In questo caso la deduzione verrà riconosciuta in sede di dichiarazione annuale dei redditi.

Per approfondire vai alla nostra pagina Guida al vantaggio fiscale: come risparmiare tasse versando a Fondoposte

Tassazione di Fondoposte in fase di gestione

Fin qui abbiamo visto il beneficio fiscale riservato ai versamenti. Tuttavia, in fase di gestione Fondoposte ottiene dei rendimenti attraverso l'investimento dei suddetti contributi, da parte dei gestori, in diversi strumenti finanziari.

Anche in questa fase, lo Stato riconosce un un regime fiscale di favore rispetto a quello di tutte le altre forme di investimento.

Nel dettaglio, ai rendimenti di Fondoposte vengono applicate le seguenti aliquote:

  • 12,50% per i Titoli di Stato italiani o quelli a essi equiparati;
  • 20% per tutte le altre tipologie di strumenti finanziari utilizzati.

Mentre per i Titoli di Stato la tassazione è sempre pari al 12,50%, per le altre tipologie di investimenti l’aliquota è pari al 26%, dunque è evidente il trattamento di favore per coloro che scelgono di versare i propri risparmi in un fondo pensione.

Ricordiamo, infine, che i rendimenti vengono tassati in via definitiva. Dunque, questa parte di posizione individuale non subirà un’ulteriore tassazione in fase di prestazione, cioè quando verrà erogata la pensione integrativa o le altre forme di prestazione (anticipi e/o riscatti).

Tassazione di Fondoposte in fase di prestazione

La tassazione di favore riguarda anche il momento in cui l’aderente riceve la prestazione per cui negli anni ha accumulato i propri risparmi nel fondo.

Vediamo, in particolare, qual è il trattamento riservato agli iscritti a Fondoposte a seconda della prestazione richiesta.

1. Pensione integrativa

La pensione integrativa può essere richiesta sotto forma di rendita e/o capitale. Qualunque sia la forma della prestazione richiesta, questa viene tassata applicando un’aliquota massima del 15%.

Tuttavia, in caso di permanenza in Fondoposte per almeno quindici anni, tale aliquota inizierà a ridursi anno dopo anno dello 0,3% fino a raggiungere un minimo del 9%.

2. Anticipi

L’anticipazione è tassata al 15% ma, come nel caso della pensione integrativa, essa scende dello 0,30% a partire dal quindicesimo anno di permanenza in una forma di previdenza complementare fino a un minimo del 9%.

Questo trattamento, però, riguarda esclusivamente le anticipazioni richieste per sostenere le spese mediche, mentre in caso di acquisto/ristrutturazione di immobili o di anticipo per spese di vario genere, l’aliquota è pari al 23%.

3. Riscatti

Il riscatto viene tassato con aliquota del 15%, che scende dello 0,30% a partire dal quindicesimo anno di permanenza in una forma di previdenza complementare, fino a un minimo del 9%, per le prestazioni richieste a seguito di:

  • morte dell’aderente;
  • stato di invalidità permanente che comporti l’inidoneità a meno di un terzo dell'attività lavorativa;
  • cessazione dell’attività lavorativa con conseguente inoccupazione superiore a 12 mesi;
  • procedure di mobilità;
  • cassa integrazione guadagni.

In caso di riscatto per perdita dei requisiti di partecipazione (o di altre cause non rientranti nelle casistiche sopra elencate), la tassazione è pari al 23%.

In tutti i casi esposti, la prestazione viene tassata esclusivamente per la parte che non ha subito ancora tassazione (ad esempio, come detto, i rendimenti vengono tassati in via definitiva).

Aderire a un fondo pensione negoziale come Fondoposte, dunque, consente al lavoratore di godere di importanti vantaggi fiscali che si manifestano in tutte le fasi della permanenza nel Fondo.

Approfondisci con tutte le nostre FAQ sul Fisco.

Messaggio promozionale riguardante forme pensionistiche complementari - prima dell’adesione leggere la Parte I ‘Le informazioni chiave per l’aderente’ e l’Appendice ‘Informativa sulla sostenibilità’, della Nota informativa”.

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