Cambio comparto Fondoposte: come, quando e perché

Cambio comparto Fondoposte: come, quando e perché
Cambio comparto Fondoposte: come, quando e perché

Fondoposte offre agli aderenti la possibilità di scegliere fra quattro diversi comparti (o linee di investimento), che rispondono a diverse esigenze dell’iscritto in termini di tempo, rischio e rendimento, attraverso la combinazione di strumenti finanziari con caratteristiche differenti.

In questo articolo vedremo quali sono i comparti di investimento di Fondoposte, per poi analizzare le ragioni finanziarie che possono motivare il passaggio da una linea di investimento all’altra, in modo da ottimizzare la propria partecipazione nel Fondo.

Scopriremo inoltre come funziona il Profilo Life Cycle, operativo dal 1° ottobre 2025, che consente una gestione automatizzata del cambio di comparto

Infine, scopriremo passo per passo in che modo è possibile verificare il comparto presso cui sono investiti i propri contributi e come modificare l'opzione di investimento.

Quali sono i comparti di Fondoposte

Come anticipato, Fondoposte consente ai propri aderenti di scegliere fra quattro diverse opzioni di investimento. Vediamole in sintesi.

1. Comparto Garantito Fondoposte

L’obiettivo primario del comparto Garantito è quello di conseguire rendimenti comparabili al tasso di rivalutazione del TFR lasciato in azienda, su un orizzonte temporale pluriennale. Per perseguire tale obiettivo, esso investe in prevalenza in strumenti finanziari di natura obbligazionaria e in misura residuale in strumenti di natura azionaria e in Fondi di Investimento Alternativi (FIA) di tipo immobiliare.

Questa tipologia di comparto ha un orizzonte temporale medio (tipicamente tra 5 e 10 anni dal pensionamento) ed è costituito per accogliere i contributi del TFR versato tacitamente al Fondo prevedendo, come da normativa vigente, una garanzia di restituzione del capitale versato. 

Tale garanzia prevede che la posizione individuale in base alla quale verrà calcolata la pensione integrativa non potrà essere inferiore al capitale versato nel comparto, al netto di eventuali anticipazioni non reintegrate o di importi riscattati, delle imposte e dei costi di gestione.

Si tratta, come appena accennato, della linea di investimento di Fondoposte dedicata ai cosiddetti conferimenti taciti del TFR, che si attivano se il lavoratore, trascorsi 6 mesi dalla prima assunzione, non sceglie esplicitamente se destinare il TFR al fondo pensione oppure lasciarlo in azienda.

2. Comparto Bilanciato Fondoposte

La gestione del comparto Bilanciato ha l’obiettivo di ottenere rendimenti superiori rispetto al tasso di rivalutazione del TFR lasciato in azienda. Per farlo, investe in strumenti finanziari di natura obbligazionaria per circa il 70% del patrimonio e in strumenti di natura azionaria per il restante 30%. 

Inoltre, fino a un massimo del 10% delle risorse del comparto è investito in Fondi di Investimento Alternativi (FIA) sia di Private Equity che di Private Debt, oltre ad una partecipazione al capitale sociale di Banca d’Italia, cioè strumenti azionari e obbligazionari non quotati.

Questa composizione degli investimenti persegue l’obiettivo di dare una risposta finanziaria alle esigenze di due tipologie di lavoratori:

  • chi presenta una propensione al rischio moderata;
  • coloro che sono ancora lontani dal pensionamento.

Per quest’ultimo motivo si tratta di un comparto consigliato agli aderenti che dispongono di un orizzonte temporale medio-lungo, dunque almeno 10-15 anni prima del pensionamento.

Infine, il Bilanciato è il comparto di default in caso di mancata scelta al momento dell’adesione.

3. Comparto Monetario Fondoposte

Il comparto Monetario è una linea di investimento attiva dal 3 giugno 2025. Si rivolge a chi desidera un approccio cauto agli investimenti o a chi si appresta a raggiungere l'età pensionabile, cercando soluzioni che mirino a preservare il capitale in un orizzonte temporale breve, generalmente inferiore ai 5 anni che precedono la pensione.

Inoltre, al suo interno confluisce la quota della posizione individuale riservata all'erogazione della Rendita Integrativa Temporanea Anticipata (RITA).

La strategia di gestione prevede l'investimento esclusivo in obbligazioni a breve scadenza.

4. Comparto Crescita Fondoposte

Il comparto Crescita, anch’esso operativo dal 3 giugno 2025, si rivolge agli investitori che intendono valorizzare il proprio capitale nel lungo periodo, dotati di una maggiore propensione al rischio e per questo in grado di accettare maggiori oscillazioni dei risultati nei singoli anni.

L'orizzonte temporale consigliato è, di conseguenza, di lungo periodo, generalmente superiore ai 15 anni.

La strategia di gestione prevede un'allocazione prevalentemente azionaria, pari a circa il 70% del portafoglio, mentre la quota restante del 30% è investita in strumenti obbligazionari.

Leggi anche il nostro approfondimento Quali sono i comparti di investimento di Fondoposte?

Perché cambiare comparto in Fondoposte

Analizzando la natura dei comparti di Fondoposte, emerge chiaramente l’importanza di scegliere la linea più adatta in base alle caratteristiche dell’iscritto, ad esempio in termini di propensione al rischio e orizzonte temporale a disposizione, per trarre il massimo beneficio in termini di rendimento e dunque di capitale accumulato fino al momento del pensionamento.

Se, per esempio, al momento dell’adesione il lavoratore o la lavoratrice è molto giovane, magari al primo impiego, sceglierà un comparto, come il Crescita, con una maggiore componente azionaria.

In questo modo, l’aderente ha l’obiettivo di beneficiare, in un ampio orizzonte temporale, di rendimenti attesi più elevati rispetto a quelli ottenuti mediamente dagli altri comparti, mitigando nel tempo le oscillazioni dei mercati finanziari.

Successivamente,  l’aderente potrà procedere come segue:

  • quando al pensionamento mancano tra i 15 e i 10 anni circa, potrà passare al Bilanciato;
  • all’approssimarsi della pensione, potrà posizionarsi sul più tutelato Monetario;

Ricordiamo che il comparto Garantito invece è quello istituito per ricevere i contributi del TFR versato tacitamente.

Dunque, il fattore tempo è il principale elemento che dovrebbe guidare gli aderenti nella scelta di cambiare comparto.

Profilo Life Cycle: il cambio comparto automatico

Dal 1° ottobre 2025, gli aderenti (attuali o futuri) di Fondoposte possono contare anche sul Profilo Life Cycle, una strategia di investimento automatizzata che segue il ciclo di vita dell’iscritto.

Tale strategia si basa sul principio secondo il quale le persone più giovani, che hanno davanti a sé un lungo arco temporale, “possono permettersi” di ricercare rendimenti maggiori con i propri investimenti, mentre quando ci si avvicina alla pensione è consigliabile ridurre l’esposizione al rischio e preservare il capitale investito

Il grande vantaggio del Profilo Life Cycle è che si tratta di una soluzione automatica e “senza pensieri”. Una volta scelto, è il Fondo stesso ad allocare i risparmi nei diversi comparti disponibili, seguendo un percorso già pianificato e articolato in 6 fasi.

L'aderente non deve fare nulla, poiché la posizione viene allocata automaticamente in base all'età, bilanciando la ricerca di rendimenti più elevata nei primi anni con la protezione dei risparmi in prossimità del pensionamento. In pratica, è come avere un "pilota automatico" per la propria pensione integrativa.

Per approfondire, invitiamo a consultare la guida dedicata.

Come cambiare comparto in Fondoposte

All’atto dell’adesione esplicita, la contribuzione futura viene investita nel Profilo Life Cycle. Tuttavia, è possibile modificare l’opzione di investimento a prescindere dal periodo minimo di permanenza di 12 mesi e senza alcun costo aggiuntivo.

Lo stesso discorso vale per gli aderenti silenti - i cui contributi sono attribuiti, come prevede la legge, al comparto Garantito - che, attivando la propria contribuzione, possono beneficiare al meglio delle diverse opzioni di investimento che il Fondo offre ai propri aderenti.

È importante verificare la propria tipologia di adesione (esplicita o tacita), e il comparto o profilo su cui è investita la posizione, accedendo all’area riservata agli iscritti del sito internet.

Dopodiché, vediamo in sintesi quali sono le regole per il cambio comparto o profilo in Fondoposte:

  • successivamente all’adesione, tutti gli aderenti, sia espliciti che taciti, possono modificare in ogni momento e senza alcun onere l’opzione di investimento;
  • le successive modifiche potranno essere effettuate una volta trascorso un periodo minimo di 12 mesi dall’ultima scelta effettuata;
  • il cambio di comparto non comporta nessun costo, e sarà effettivo con la valorizzazione del mese in cui viene richiesto, se effettuato entro il giorno 20 di ciascun mese, ovvero con quella del mese successivo, se effettuato oltre tale scadenza.

Il cambio può avvenire online, accedendo dall’area riservata sul sito www.fondoposte.it con SPID, CIE o credenziali di accesso e andando alla sezione “Investimento - Modifica profilo”.

Si tratta, dunque, di passaggi e regole molto semplici, mentre la scelta del comparto richiede qualche riflessione in più in termini di propensione al rischio, rendimenti e tempo a disposizione.

Approfondisci con la nostra guida per Modificare il comparto di investimento

Messaggio promozionale riguardante forme pensionistiche complementari - prima dell’adesione leggere la Parte I ‘Le informazioni chiave per l’aderente’ e l’Appendice ‘Informativa sulla sostenibilità’, della Nota informativa.

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