Come fare per riscattare la posizione accumulata presso il Fondoposte?

come fare per riscuotere fondoposte
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Ogni giorno riceviamo sempre più richieste di informazioni da parte degli aderenti che ci chiedono “Come si riscuote la pensione integrativa di Fondoposte?”. Quali forme può avere la pensione integrativa?

Una volta raggiunto il momento del pensionamento, l’aderente al Fondo deve prendere una serie di decisioni prima di riscuotere gli importi accumulati nel corso della propria vita lavorativa.

Innanzitutto, deve decidere se riscuotere il montante sotto forma di capitale, di rendita o di una combinazione di entrambe le soluzioni, nonché conoscere a quali condizioni è possibile riscattare il capitale al 100% e come richiederlo.

Se, invece, opta per la rendita, l’aderente ha la possibilità di scegliere tra cinque diverse opzioni, a seconda delle proprie esigenze finanziarie e del contesto familiare in cui tale rendita verrà percepita.

Approfondiamo insieme queste modalità di riscatto per poi vedere in pratica come richiedere la rendita e quali informazioni fornire al Fondo.

Riscuotere il Fondoposte: rendita o capitale?

Una volta raggiunti i requisiti per ottenere la pensione pubblica, è possibile fare richiesta anche della pensione integrativa.

Il montante accumulato in Fondoposte può essere riscosso in diverse forme.

Nel dettaglio, è possibile ottenere:

  • il 100% sotto forma di rendita;
  • optare per la liquidazione in forma di capitale fino a un massimo del 50% del montante accumulato e il resto in rendita pensionistica;
  • il 100% sotto forma di capitale.

Tuttavia, quest'ultima opzione può essere esercitata soltanto in presenza di almeno una delle seguenti condizioni:

  • l’iscrizione a Fondoposte, o ad altra forma di previdenza complementare, è avvenuta da meno di 5 anni;
  • l’iscrizione a qualsiasi forma di previdenza complementare è avvenuta prima del 28 aprile 1993;
  • l’aderente è iscritto a Fondoposte da più di 5 anni e l’importo che si ottiene convertendo in rendita vitalizia il 70% della posizione individuale maturata risulta inferiore al 50% dell’assegno sociale (che, per il 2023, è pari a 6.542,51 euro).

Inoltre, occorre sapere che, al fine di determinare se l’aderente può chiedere il 100% sotto forma di capitale, la conversione del montante in rendita vitalizia prende in considerazione altre variabili oltre all’importo dell’assegno sociale INPS.

Nel dettaglio:

  • età dell’aderente, considerata in anni e frazioni di mesi compiuti;
  • sesso, dal momento che la speranza di vita media di uomini e donne è differente;
  • importo accumulato.

Questi dati sono determinanti per giungere alla trasformazione del montante in rendita vitalizia.

Nel caso in cui l’importo che si ottiene convertendo in rendita vitalizia il 70% della posizione individuale maturata risulta superiore al 50% dell’assegno sociale, l'aderente ha l'obbligo di richiedere almeno il 50% in rendita.

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Come riscattare il capitale dopo il pensionamento?

Per riscattare il fondo sotto forma di capitale, l’aderente deve compilare il Modulo 13B in ogni sua parte, indicando anche l’IBAN sul quale accreditare l’importo dovuto.

Alla domanda è necessario allegare:

  • copia di un documento di identità in corso di validità;
  • un cedolino di pensione INPS oppure la certificazione INPS attestante l’avvenuta maturazione dei requisiti di accesso al trattamento pensionistico obbligatori.

Tutta la documentazione va poi inviata a Fondoposte all’indirizzo fondoposte@fondoposte.it o tramite PEC all’indirizzo fondoposte@pec.it.

Bisogna sapere che per chi è iscritto a Fondoposte da meno di 5 anni, è prevista una tassazione sul riscatto in capitale con aliquota pari al 23%.

Invece, con più di cinque anni di iscrizione, le somme riscattate sono tassate al 15%. La tassazione si riduce poi di 0,3% per ogni anno successivo al quindicesimo anno di iscrizione alla previdenza complementare fino a un massimo del 9%.

L'accredito delle somme, al netto delle imposte, avviene entro 6 mesi dalla presentazione della documentazione completa.

Per approfondire vai alla nostra guida Come fare per riscattare la tua posizione maturata dopo il pensionamento?

Riscuotere il Fondoposte con la rendita vitalizia

Veniamo, ora, alla riscossione sotto forma di rendita, che si determina tenendo conto di tre fattori:

  1. capitale accumulato;
  2. età dell’aderente al momento del pensionamento;
  3. sesso.

Questi ultimi due fattori sono determinanti per stimare gli anni durante i quali, presumibilmente sulla base di dati statistici, l’iscritto dovrà percepire la pensione integrativa.

Anche la rendita gode di un’aliquota fiscale del 15% che si riduce dello 0,3% dopo il quindicesimo anno di partecipazione a una forma pensionistica complementare, fino a un minimo del 9%.

Essa può essere di diversi tipi, vediamoli uno per uno.

1. Rendita vitalizia immediata

La rendita vitalizia immediata prevede il pagamento di una rendita all’aderente fino a che rimane in vita e si estingue con il decesso dell’aderente stesso.

Questa opzione è adatta per chi desidera avere una rata di importo più elevato senza alcun tipo di protezione per i superstiti (come nel caso della rendita reversibile, certa per 5 o 10 anni e controassicurata), o per sé (Long Term Care).

2. Rendita reversibile

La seconda opzione prevede il pagamento immediato di una rendita fino a che l'aderente è in vita e successivamente reversibile, in misura pari a 60%, 70%, 80% o 100%, a favore del beneficiario designato, se superstite.

Tale rendita è adatta per chi desidera proteggere in particolare una persona cara dall’eventuale perdita di una fonte di reddito in caso di decesso. Il beneficiario designato non può essere modificato dopo l’avvio dell’erogazione della prestazione.

3. Rendita certa per 5-10 anni

La terza tipologia prevede il pagamento immediato di una rendita certa per 5 o 10 anni all’aderente e, in caso di suo decesso, alle persone dallo stesso designate (beneficiari); al termine di tale periodo, il pagamento di una rendita vitalizia all'aderente fino a che è in vita.

Tale rendita è adatta per chi desidera proteggere i familiari e/o le persone care dall’eventuale perdita di una fonte di reddito per un periodo limitato di tempo. Il beneficiario designato può essere modificato anche dopo l’inizio dell’erogazione della prestazione.

4. Rendita controassicurata

La rendita controassicurata prevede il pagamento immediato di una rendita fino a che l'aderente è in vita e, in caso di suo decesso, il pagamento alle persone dallo stesso designate (beneficiari) di un importo pari alla differenza, se positiva, tra il capitale trasformato in rendita e la somma delle rate di rendita erogate fino alla data del decesso.

Tale rendita è adatta per chi desidera proteggere i propri cari dall’eventuale perdita di una fonte di reddito, in modo tale da garantire che possano ricevere la parte residua di quanto non è stato ricevuto sotto forma di rendita. Il beneficiario designato può essere modificato anche dopo l’inizio dell’erogazione della prestazione.

5. Rendita LTC (Long Term Care)

La rendita Long Term Care prevede il pagamento immediato di una rendita fino a che l'aderente è in vita, con raddoppio della rendita in caso di perdita di autosufficienza da parte dello stesso.

Tale rendita è adatta per chi desidera proteggersi dal rischio di non avere un reddito sufficiente in caso di perdita di autosufficienza.

Approfondisci con la nostra Documentazione sulle rendite.

Come riscattare la posizione sotto forma di rendita?

Per fare richiesta della rendita vitalizia a Fondoposte, l’aderente deve compilare il Modulo 13C in ogni sua parte. In particolare, deve indicare:

  • in che percentuale intende percepire la rendita ed eventualmente una parte del capitale;
  • la tipologia di rendita che ha scelto di richiedere;
  • la periodicità della rendita, che può essere mensile, bimestrale, trimestrale, semestrale o annuale;
  • i dati del beneficiario della reversibilità, nel caso in cui scelga questa particolare opzione;
  • l’IBAN su cui accreditare la rendita.

Alla domanda occorre allegare la seguente documentazione:

  • copia di un documento d’identità in corso di validità;
  • copia di un documento d’identità in corso di validità del beneficiario (in caso di scelta della rendita reversibile);
  • certificazione INPS attestante l’avvenuta maturazione dei requisiti di accesso al trattamento pensionistico obbligatorio.

Tutta la documentazione va poi inviata a Fondoposte all’indirizzo fondoposte@fondoposte.it o tramite PEC all’indirizzo fondoposte@pec.it.

Per approfondire vai alla nostra guida Come fare per riscattare la tua posizione sotto forma di rendita?

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