
Il rapporto tra rischio e rendimento è un elemento chiave nelle scelte di investimento e nella gestione del risparmio previdenziale.
In questo articolo esploreremo innanzitutto cosa si intende per rapporto rischio-rendimento, analizzando separatamente i due fattori e il modo in cui si influenzano reciprocamente.
Successivamente, vedremo come la diversificazione degli investimenti e il tempo incidono su questo rapporto, affrontando anche la diversificazione del portafoglio all’interno dei fondi pensione ed esaminando i limiti e i vincoli posti a tutela del risparmio previdenziale.
Infine, ci concentreremo sui comparti di investimento di Fondoposte e sul diverso rapporto rischio-rendimento che li caratterizza.
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Cos’è il rapporto rischio-rendimento in ambito finanziario?
Prima di esaminare il rapporto tra rischio e rendimento, è utile definire questi due concetti chiave in ambito finanziario:
- per rendimento si intende la variazione percentuale del valore di un investimento in un determinato periodo temporale;
- il rischio è la possibilità che il valore dell'investimento subisca variazioni sfavorevoli, con potenziali perdite rispetto al capitale investito o ai rendimenti attesi.
Il rapporto rischio-rendimento descrive pertanto la relazione tra il potenziale guadagno di un investimento e il rischio di perdita. In genere, a un rischio più elevato corrisponde un rendimento potenzialmente maggiore, poiché - per semplificare - gli investitori tendono a richiedere “una ricompensa più alta” a fronte di rischi maggiori. Non sarebbe logico investire in strumenti ad alto rischio se offrissero lo stesso rendimento di investimenti più sicuri.
Per capire meglio questo concetto, è utile fare due esempi, riferiti a Fondoposte, del rapporto rischio-rendimento:
- investire nel comparto Bilanciato: in questo caso, la politica di gestione degli investimenti è orientata prevalentemente verso strumenti finanziari di natura obbligazionaria e la restante parte (circa 30% del patrimonio) verso strumenti finanziari di natura azionaria. Il comparto risponde alle esigenze di un soggetto che non è prossimo al pensionamento o che accetta un’esposizione al rischio moderata; questo perchè, come vedremo più avanti, nel lungo periodo, per la componente azionaria il rischio tende ad attenuarsi grazie alla possibilità di recuperare eventuali perdite e sfruttare la crescita del mercato;
- investire nel comparto Garantito: in questo caso, la politica di gestione è orientata prevalentemente verso strumenti finanziari di natura obbligazionaria, con la possibilità di utilizzo anche di strumenti finanziari di natura azionaria e di Fondi di Investimento Alternativi (FIA) di tipo immobiliare; questo perché la gestione del comparto ha l’obiettivo di perseguire un rendimento (tasso di rivalutazione del TFR) entro determinati limiti di rischio.
Vedremo, più avanti e nel dettaglio, le caratteristiche dei comparti di Fondoposte.
Pertanto, quando si fa una scelta di investimento, è fondamentale valutare attentamente il livello di rischio che si è disposti a tollerare e il rendimento desiderato per scegliere gli strumenti finanziari più adatti. Fattori, questi, che dipendono da vari elementi come, ad esempio, la personale propensione al rischio dell’individuo (una persona può essere disposta “per natura” a sopportare rischi più elevati, a fronte di un rendimento atteso maggiore, rispetto a un’altra), l’età (un soggetto giovane potrebbe preferire investimenti con un grado di rischio maggiore, avendo davanti a sé un orizzonte temporale più lungo rispetto a un soggetto in là con gli anni) o le conoscenze in ambito finanziario (che sono fondamentali per scegliere in modo consapevole come muoversi in questo campo).
Rapporto rischio-rendimento nella logica di due fattori: il tempo e la diversificazione degli investimenti
Il tempo gioca un ruolo fondamentale nell’equilibrio tra rischio e rendimento di un investimento. Nella previdenza complementare, infatti, un orizzonte temporale ampio consente di tollerare rischi maggiori e di puntare a realizzare rendimenti più elevati.
Ad esempio, nel breve periodo, strumenti come le azioni possono mostrare forti oscillazioni mentre nel lungo periodo il rischio tende ad attenuarsi grazie alla possibilità di recuperare eventuali perdite e sfruttare la crescita del mercato.
Il tempo a disposizione rappresenta quindi un indicatore fondamentale per la scelta del comparto più adatto nel fondo pensione.
Per gestire al meglio il rapporto rischio-rendimento, è altresì essenziale adottare una strategia di diversificazione degli investimenti. In ambito finanziario, infatti, è sconsigliato concentrare tutti i propri risparmi su un'unica forma di investimento.
È preferibile invece distribuire il capitale su diversi strumenti finanziari, come azioni, obbligazioni e altri.
L'obiettivo della diversificazione è ridurre il rischio complessivo, cercando al contempo di massimizzare i rendimenti potenziali. Questo risultato si ottiene poiché i vari strumenti finanziari hanno caratteristiche diverse e reagiscono in modo differente agli eventi economici.
Ad esempio, esistono azioni che seguono l’andamento dell’economia, definite "cicliche", mentre altre si comportano in maniera opposta, in particolare durante le crisi economiche (e che, proprio per questo, sono chiamate "anticicliche").
Inoltre, ci sono obbligazioni particolari, come i Titoli di Stato, che se emessi da Paesi con economie solide, presentano un rischio molto basso. Questi strumenti possono essere utili per bilanciare un portafoglio con una componente di rischio più elevata.
Come investono i fondi pensione?
La gestione finanziaria dei fondi pensione, e la conseguente diversificazione dei loro investimenti, è regolata da una serie di misure volte a offrire il massimo grado di tutela a un risparmio particolarmente importante: quello previdenziale. Questo denaro è infatti destinato al futuro pensionistico degli aderenti, e per questo motivo il legislatore ha previsto una fitta rete di protezione che parte dalle decisioni di investimento che i fondi possono adottare e dai soggetti chiamati a gestire i risparmi degli aderenti.
In particolare, i fondi pensione sono tenuti a diversificare i loro investimenti entro limiti legali specifici, volti a impedire l’impiego dei fondi in strumenti puramente speculativi. Ciò significa che i fondi non possono includere nel loro portafoglio, definito comparto o linea di investimento, strumenti finanziari ad altissimo rischio.
Oltre a questo, la gestione degli investimenti è affidata a soggetti altamente qualificati, selezionati sulla base di precise procedure previste dal legislatore e che operano sulla base delle politiche di investimento del Fondo stesso, nel rispetto delle regole di prudenza e tenendo conto della finalità non speculativa degli investimenti.
La normativa, insieme alla vigilanza e agli obblighi organizzativi imposti ai fondi, crea dunque una rete di protezione pensata per minimizzare ulteriormente i rischi per gli aderenti e tutelare gli investimenti volti al risparmio previdenziale.
Per approfondire, invitiamo a leggere il nostro articolo Come Fondoposte investe i contributi degli aderenti.
Rapporto rischio-rendimento nei comparti di Fondoposte
Fondoposte gestisce il rapporto rischio-rendimento attraverso la creazione di due comparti distinti, offerti ai propri aderenti.
Ecco una panoramica dettagliata.
Comparto Garantito
Questo comparto, grazie anche alla presenza della garanzia di restituzione del capitale versato, consente di soddisfare le esigenze di un aderente con una contenuta propensione al rischio o ormai prossimo alla pensione. Inoltre, accoglie i conferimenti taciti del TFR, ovvero quelli trasferiti automaticamente al Fondo nel caso in cui, entro sei mesi dalla prima assunzione, il lavoratore non scelga se lasciare il TFR in azienda o destinarlo a un fondo pensione.
È il comparto con il livello di rischio più basso, ideale per chi ha una bassa propensione al rischio o è vicino alla pensione e vuole “proteggere” il capitale accumulato. Infatti, la composizione degli investimenti è la seguente:
- prevalenza di strumenti finanziari obbligazionari;
- presenza di strumenti finanziari azionari fino a un massimo del 30%.
La gestione del comparto è volta a generare rendimenti comparabili al tasso di rivalutazione del TFR su un orizzonte pluriennale. Inoltre, esso offre la garanzia di restituzione del capitale versato al momento del pensionamento, al netto di eventuali anticipazioni non reintegrate e di richieste di riscatto e al netto degli oneri fiscali e amministrativi.
La garanzia opera anche prima del pensionamento nei seguenti casi:
- riscatto per decesso;
- riscatto per invalidità permanente che comporti la riduzione della capacità lavorativa a meno di un terzo;
- riscatto per inoccupazione superiore a 48 mesi.
Infine, la garanzia di restituzione del capitale versato si applica anche:
- alle prestazioni di anticipazione per acquisto/ristrutturazione della prima casa di abitazione;
- spese sanitarie;
- richiesta di RITA, ai sensi della normativa vigente;
- tutte le altre tipologie di riscatto della posizione individuale maturata.
Comparto Bilanciato
Questo comparto è pensato per aderenti con una propensione al rischio media o per coloro che sono ancora lontani dalla pensione. È indicato per chi ha un orizzonte temporale di investimento medio-lungo (tra 10 e 15 anni dal pensionamento) e mira a ottenere rendimenti superiori rispetto al comparto Garantito. Esso infatti mira a conseguire una crescita del capitale investito attraverso un’ampia diversificazione degli investimenti, la cui composizione è la seguente:
- circa il 70% del patrimonio in strumenti obbligazionari;
- fino al 30% in strumenti azionari.
Tuttavia, gli intermediari specializzati che gestiscono gli investimenti per conto del Fondo possono adattare la strategia in funzione dell’andamento dei mercati, con un'esposizione massima del 38% verso gli strumenti azionari.
La scelta del comparto, quindi, dipende dal rapporto ideale tra rischio e rendimento, ma anche dall'orizzonte temporale disponibile, con l'obiettivo di ottimizzare la propria partecipazione al Fondo e massimizzare i benefici ottenibili.
Per maggiori informazioni, consigliamo la lettura del nostro articolo Quali sono i comparti di investimento di Fondoposte?
Messaggio promozionale riguardante forme pensionistiche complementari. Prima dell’adesione leggere la Parte I “Le informazioni chiave per l’aderente” e l’Appendice “Informativa sulla sostenibilità” della Nota informativa.