Guida alla deducibilità del fondo pensione in fase di dichiarazione

deducibilità fondo pensione
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Dove indico i contributi deducibili del fondo pensione in dichiarazione dei redditi? Le deduzione vanno direttamente in busta paga o nel 730? Quali sono i contributi da dedurre e quali sono i limiti?

Per rispondere a tutte queste domande andremo ad analizzare, nel dettaglio, come funziona il beneficio fiscale riservato agli aderenti ai fondi pensione sotto forma di deduzione dei contributi dal reddito imponibile.

Scopriremo poi, nel caso degli aderenti a fondi pensione negoziali, quali contributi possono essere dedotti mensilmente direttamente in busta paga e quali invece devono essere indicati sul modello 730 per poter accedere al beneficio in fase di dichiarazione annuale dei redditi.

Infine, vedremo cosa accade in caso di contributi non dedotti perché di importo eccedente il limite annuo.

Come funziona la deducibilità del fondo pensione?

Tra le agevolazioni fiscali riconosciute agli aderenti ai fondi pensione, è prevista la deduzione dei contributi. In parole semplici, i versamenti fatti nel corso dell’anno vanno a ridurre il reddito imponibile ai fini IRPEF, diminuendo di conseguenza l’imposta da versare.

Innanzitutto, occorre precisare che i contributi deducibili entro il limite annuo complessivo di 5.164,57 euro sono i seguenti:

  • contributi propri del lavoratore, versati nella misura minima dell’1% della retribuzione (aliquota che l’aderente di Fondoposte può anche scegliere di incrementare) e trattenuti direttamente in busta paga;
  • contributi aggiuntivi a carico del datore di lavoro, nella misura del 2,3% della retribuzione (questi si attivano soltanto nel caso in cui il lavoratore scelga di versare i contributi indicati al punto precedente);
  • contributi del lavoratore versati una tantum tramite bonifico.

Dunque, è esclusa la sola contribuzione mediante TFR che segue regole fiscali differenti.

Per approfondire, vai alla nostra pagina Guida al vantaggio fiscale: come risparmiare tasse versando a Fondoposte

Deduzione fondo pensione in busta paga

Iniziamo con la contribuzione trattenuta direttamente in busta paga. In questo caso, l’aderente che versa un contributo proprio in aggiunta al TFR ottiene lo sconto fiscale direttamente in busta paga, senza attendere il momento della dichiarazione dei redditi per ottenere il beneficio.

In sostanza, la deduzione va direttamente a ridurre le imposte da versare sullo stipendio mensilmente, dunque a incrementare l’importo netto del proprio compenso.

I versamenti dedotti in corso d’anno vengono poi riepilogati nella Certificazione Unica rilasciata dal datore di lavoro e indicati nella casella 412 alla voce “contributi dedotti”.

Dove indicare la deduzione del fondo pensione in dichiarazione dei redditi

Come abbiamo visto, il vantaggio fiscale viene percepito dal lavoratore in busta paga poiché è il datore di lavoro, in quanto sostituto d’imposta, che riconosce direttamente i benefici fiscali.

Invece, i versamenti volontari aggiuntivi, effettuati mediante bonifico a carico dell'aderente direttamente sul conto amministrativo del fondo, devono essere comunicati al fisco in fase di dichiarazione dei redditi al fine di godere dei relativi vantaggi fiscali.

I lavoratori iscritti a un fondo pensione, come gli aderenti a Fondoposte, possono fare la propria dichiarazione sfruttando il modello 730, che consente di ottenere il rimborso degli importi a credito nei confronti dello Stato direttamente in busta paga o nel cedolino della pensione.

Nel dettaglio, l’importo dei contributi deducibili deve essere inserito nei righi che vanno da E27 a E30. Nei righi occorre indicare gli importi dedotti in corso d’anno in busta paga, per i quali si è già fruito del beneficio, e separatamente quelli da dedurre in dichiarazione. In questo modo, è possibile verificare che la deduzione resti entro il limite annuo.

Cosa accade se i contributi superano il limite di deduzione annuo?

L’aderente, durante l’anno, potrebbe aver versato nel fondo contributi per un importo superiore ai 5.164,57 euro deducibili ai fini fiscali.

Cosa accade dunque ai contributi non dedotti?

Entro il 31 dicembre dell’anno della dichiarazione, l’aderente deve comunicare al fondo pensione gli importi non dedotti. Il fondo terrà conto del totale delle mancate deduzioni e, al momento della prestazione, sottrarrà questi importi dall’imponibile.

Dunque, seppure la deducibilità presenta un limite annuo, tutti i contributi sono comunque esenti da imposte.

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