Cosa sono le tavole demografiche dei fondi pensione?

Cosa sono le tavole demografiche dei fondi pensione?
Cosa sono le tavole demografiche dei fondi pensione?

Come si trasforma il montante accumulato nel fondo pensione in una rendita periodica da affiancare all’assegno pensionistico pubblico?

Uno strumento essenziale per effettuare questo calcolo sono le tavole demografiche, ossia dati statistici raccolti a livello nazionale che consentono di stimare la vita media della popolazione, tenendo conto della data di nascita e del genere dell’aderente.

In questo articolo vedremo nel dettaglio cosa sono le tavole demografiche e perché rivestono un ruolo fondamentale per i fondi pensione.

Analizzeremo quindi gli elementi necessari per la conversione del montante accumulato in rendita pensionistica. Infine, esamineremo le diverse tipologie di rendita offerte da Fondoposte, pensate per adattarsi al meglio alle esigenze personali e familiari degli aderenti.

Tavole demografiche: uno strumento per i fondi pensione

Le tavole demografiche, conosciute anche come tavole di mortalità o tavole di vita, sono strumenti statistici che descrivono la mortalità o la speranza di vita attesa di un individuo, tenendo conto dell'età (e quindi dell'anno di nascita) e del sesso. Pertanto, esse rappresentano uno strumento essenziale per i fondi pensione, in quanto vengono utilizzate per il calcolo della rendita spettante al lavoratore al momento del pensionamento.

La speranza di vita alla nascita cambia infatti di anno in anno in base ai dati raccolti dall'ISTAT sulla popolazione.

In generale, il trend è in costante crescita, fatta eccezione per gli anni segnati dalla pandemia, durante i quali l'elevata mortalità dovuta alla diffusione del coronavirus ha temporaneamente interrotto l’aumento dell'età media dei decessi.

Consultare le tavole di mortalità dell'ISTAT è semplice: basta selezionare il sesso e l’anno per ottenere una stima statistica del numero di anni di vita attesi dal momento attuale fino al decesso.

Queste informazioni sono fondamentali per il calcolo della rendita, poiché permettono al fondo pensione di stimare per quanti anni, mediamente, dovrà erogare la prestazione pensionistica. In base a questo intervallo temporale, il fondo converte il montante accumulato al momento della pensione in un flusso periodico e regolare di pagamenti destinato all'aderente.

Come si determina la rendita del fondo pensione?

Come già accennato, al momento del pensionamento, per ottenere l'importo della rendita è necessario "trasformare" il montante accumulato nel fondo pensione in un flusso finanziario periodico che costituirà la pensione integrativa.

A tale scopo, si applica al montante un coefficiente di conversione, cioè un valore che tiene conto dell'andamento demografico della popolazione italiana e che varia in base all'età e al sesso dell'aderente.

Ad esempio, maggiore è l'età del pensionando, più elevato sarà l'importo della rendita. Questo perché il fondo pensione, basandosi sulle tavole demografiche, stimerà un periodo più breve per l'erogazione dell’assegno pensionistico rispetto a un pensionando più giovane.

Naturalmente l'importo della rendita dipenderà anche dal montante iniziale da trasformare in pagamenti periodici e dalla tipologia di tutela pensionistica scelta. I fondi pensione negoziali come Fondoposte, infatti, offrono diverse opzioni di rendita, adattabili alle esigenze finanziarie degli aderenti e delle loro famiglie. Vediamole nel dettaglio.

Per approfondire, invitiamo a consultare le nostre FAQ sulla rendita pensionistica.

Quali sono le rendite di Fondoposte?

Gli aderenti a Fondoposte che scelgono di ricevere la pensione integrativa sotto forma di rendita hanno a disposizione diverse opzioni al momento della richiesta di erogazione della prestazione pensionistica:

  • vitalizia immediata: la rendita viene versata all’aderente dal pensionamento fino al decesso;
  • reversibile: questa rendita viene corrisposta all'aderente finché è in vita. In caso di decesso, passa al beneficiario designato (se ancora in vita), in una percentuale variabile del 60%, 70%, 80% o 100%;
  • certa per 5-10 anni: viene versata all'aderente per 5 o 10 anni e, in caso di decesso, al beneficiario designato. Se l'aderente è ancora in vita al termine del periodo stabilito, avrà diritto a una rendita vitalizia fino al decesso;
  • controassicurata: l’aderente riceve una rendita vitalizia immediata. In caso di decesso, il beneficiario designato riceve la differenza (se positiva) tra il capitale accumulato trasformato in rendita e la somma delle rate versate fino al momento del decesso;
  • rendita LTC (Long Term Care): prevede una rendita immediata per tutta la vita dell'aderente, con la possibilità di raddoppiarne l'importo in caso di perdita di autosufficienza.

Come è facile intuire, la scelta della tipologia di rendita è molto delicata, poiché deve tenere conto di diversi fattori, come la protezione in caso di non autosufficienza o il sostegno ai propri cari in caso di decesso prematuro.

Per stimare gli importi delle diverse rendite, l’aderente può utilizzare un apposito simulatore. Inserendo pochi dati, come età, anno di nascita, sesso e importo del montante, è possibile confrontare le varie opzioni offerte da Fondoposte.

Per approfondire, consigliamo di leggere la nostra guida Quali sono le tipologie di rendita offerte da Fondoposte?.

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